Il Disastro di Chernobyl

Ro Marcenaro

Immagine principale

Descrizione

Ro Marcenaro (1937– 2020), in arte Ro, è stato attivo nei campi più disparati delle arti applicate e della comunicazione. Legò il suo nome alla pubblicità realizzando tra il 1958 e il 1974 diversi “caroselli”, tra cui quelli con la plastilina per il Fernet Branca. Genovese di nascita ma per tanti anni residente a San Martino in Rio in provincia di Reggio Emilia, ha saputo cavalcare attraverso i decenni le mutazioni degli stili e delle tecniche.

È tra i primi in Italia a sperimentare il metodo dell’animazione, realizzando corti, cartoons e videoclip musicali tra i quali quello per la celebre canzone Quattro amici al bar  realizzato per l’album Matto come un gatto di Gino Paoli.

Rinomato fumettista, ha utilizzato il disegno satirico con la convinzione che attraverso le immagini si potesse arrivare al cuore dei lettori e degli spettatori, per renderli più attenti alle tematiche civili e sociali. Nel 1975 ha realizzato un sorprendente Manifesto Comunista a fumetti in cui Marx in persona accompagna il lettore in argute spiegazioni e commenti sul tema;  ne La costituzione illustrata, invece, ogni articolo viene presentato in forma umoristica per facilitarne la comprensione, in particolar modo per un pubblico scolastico. La Repubblica viene raffigurata come una graziosa fanciulla con la corona turrita in testa, che abbraccia religioni diverse e punisce chi mette ostacoli sul percorso dell’uguaglianza e  delle libertà civili.

Per l’artista il disegno e il fumetto sono spesso stati un modo per affrontare l’attualità e stimolare la riflessione, soprattutto delle nuove generazioni, verso temi complessi, come il murale dedicato al disastro di Chernobyl visto dagli occhi dei bambini.

Un progetto di arte pubblica, realizzato dopo una condivisa fase di elaborazione tra l’artista e giovani ragazzi e ragazze provenienti dalle zone colpite dal disastro nucleare.
Un’opera in cui è facile rintracciare il senso dell’arte per Marcenaro, un impegno civile portato avanti per tutta la vita. La creatività come strumento di denuncia, spesso in chiave satirica e arguta, contro violenze e prevaricazioni, per la promozione dei valori democratici con una forte sensibilità e attenzione verso il bene comune.

Pagina aggiornata il 20/09/2023